Per il settimo anno consecutivo, il festival Corto e a capo/Premio Mario Puzo continua il suo viaggio per portare il cinema dove il cinema solitamente non è di casa, nelle periferie, nelle aree interne, in quelle zone dove spesso è difficile vedere immagini in movimento oltre gli schermi dei propri telefonini o dei propri televisori. Inseguiamo il paradosso di rendere il cinema centrale grazie all’attenzione delle zone periferiche e di rendere la periferia centrale grazie alla forza delle immagini e del racconto cinematografico. Dalle aie alle piazze, dalle cantine alle terrazze, dai vecchi casali alle arene all’aperto, ogni luogo per noi diventa un posto buono per ospitare cinema, per raccontare storie, per mostrare volti, luoghi e realtà diverse da quelle che vediamo normalmente sugli schermi.
Il tema di questa edizione è Il domani migliore! Luoghi, spazi e persone che saremo. Dopo l’inevitabile momento di riflessione legato alla pandemia che ha aggredito il mondo rendendolo vulnerabile e incerto, è necessario alzare lo sguardo per chiedersi dove sta andando l’umanità, e in particolare quale futuro ci riserverà il domani.
Un tema grazie al quale ci piacerebbe andare alla riscoperta di luoghi, persone, situazioni, e cercare di capire cosa ci riserva il domani, quali previsioni si possono fare, quali strade polverose aspettano il nostro cammino e che tipo di impronte lasceranno i nostri piedi. Lo faremo attraverso i racconti più diversi, da quelli fantasiosi e immaginifici fino a quelli più crudi e reali.
Inoltre, visto che il futuro dipende molto da quello che si fa oggi, uno sguardo particolare lo lanceremo anche ai semi che abbiamo piantato, ai progetti che abbiamo iniziato, ai fogli bianchi che abbiamo davanti e su cui stiamo cominciando a scrivere e all’obiettivo aperto di ogni telecamera accesa su quello che saremo.